DUMA ANTONIO
Galatina (LE), 1916-1986
Antonio Duma, insieme a Gioacchino Toma, Gaetano Martinez e Pietro Baffa, è uno degli artisti galatinesi che ha principalmente contribuito, con le sue originali opere, allo sviluppo e all’innovazione della storia dell’arte salentina del ‘900. Negli anni ’30, si reca a Napoli dove frequenta il Regio Istituto d’Arte. Più tardi, nel ’41, consegue il diploma di abilitazione all’insegnamento negli Istituti dell’allora Regno d’Italia. Le opere del primo periodo, dalla profonda e vibrante espressività e dal rigore plastico, vengono per lo più eseguite durante il ventennio fascista quando l’artista salentino riesce pienamente a interpretare i valori legati al regime, come il lavoro e la famiglia.
Dopo il secondo conflitto mondiale D. si dedica principalmente all’insegnamento per poi tornare alla ribalta negli anni ’60-’70 con la realizzazione di opere legate alla condizione e ai sentimenti umani, la musica, la mitologia classica e l’iconografia cristiana.
Partecipa a varie rassegne locali e nazionali. Numerosi consensi ottiene durante la mostra personale tenutasi a Lecce presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso nel 1970, dove vengono esposte importanti opere come “Apollo e Dafne”, “Amore e Psiche”.
Figure esili e slanciate caratterizzano la produzione di D. negli anni della maturità, opere nelle quali la formazione accademica legata all’ambiente napoletano si apre alle innovazioni artistiche della metà del ‘900.