STANO GIOVANNI

Manduria (TA), 1871 – Lecce, 1945

Giovanissimo dimostra il suo talento che gli vale il sostegno del Consiglio Comunale di Manduria che gli assegna una borsa di studio per poter frequentare a Napoli il Reale Istituto di Belle Arti. Vive a Napoli per alcuni anni e frequenta prima i corsi di Mancinelli, Morelli e Palizzi, poi quelli di Luigi Scorrano. Dopo una breve parentesi romana torna a Manduria dove esegue dipinti per alcune chiese che ne fanno apprezzare le doti artistiche. All’inizio del ‘900 è a Lecce dove si fa conoscere nell’ambiente locale per alcune sue composizioni e i suoi ritratti, trovando il sostegno critico di Stanislao Sidoti. Poco dopo parte per il Messico dove esegue ritratti a personaggi famosi. Sposa una ragazza leccese e si stabilisce nel capoluogo salentino, ivi insegna in varie scuole. Tra i suoi alunni Geremia Re e Temistocle De Vitis. Riceve numerosi incarichi da enti ecclesiastici in quanto piace la sua pittura ricca di misticismo. La particolare abilità nell’eseguire ritratti gli consente di ricevere molti incarichi.
Numerose le esposizioni pubbliche. E’ presente alla I e III Biennale Leccese, alla Promotrice di Milano (1927). La sua produzione risente dell’insegnamento ricevuto a Napoli che lo spinge verso stili pittorici tradizionali più che verso le innovazioni portate dalle Avanguardie Europee del tempo. Di grande impatto sono i suoi paesaggi.

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