SERRANO ANTONIO

Lecce, 1891 - 1922

Consegue la maturità classica e nel 1910 si trasferisce a Roma per studiare giurisprudenza. Tuttavia la sua attenzione è solo per l’arte e così, abbandonata quella facoltà, si iscrive all’Accademia di Belle Arti. Vivere nella capitale gli consente di essere presente in un contesto culturale di respiro internazionale. Le grandi mostre, le riviste specializzate, i circoli artistici, arricchiscono la conoscenza di S. e allargano i suoi orizzonti di ricerca. Egli finisce per rifiutare gli insegnamenti accademici e, rientrato a Lecce nel 1913, tenta di scuotere con alcuni articoli apparsi sul quotidiano locale “Il Tribuno Salentino”, l’ambiente artistico locale, senza per il vero alcun apprezzabile risultato. Dopo l’attenzione per la corrente divisionista giungono gli anni dell’avvento della rivoluzione futurista dalla quale S. sente di essere preso. La malattia che lo porta alla morte nel 1922 ne ha limitato la produzione. Quasi dimenticato dopo la scomparsa, viene recuperato negli anni ’30 per opera di Vittorio Bodini e Mino Delle Site.

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