DE CANDIA EDOARDO

Lecce, 1933 - 1992

Presa la licenza elementare per ben sei anni frequenta la bottega del cartapestaio Luigi Guacci, dove apprende i rudimenti dell’arte, in particolare del disegno. Autodidatta si istruisce leggendo saggi di vario genere,non volendo iscriversi presso alcuna accademia.
Nel 1954, assieme all’amico Ercole Pignatelli, si trasferisce a Milano, dove inizia la sua vera e propria carriera di artista, con il sogno di dipingere la vita guardando a tutto ciò che gli sta intorno, dalle molteplici manifestazioni della natura, alle figure umane. Tra gli anni ‘50 e ‘60 viaggia molto. Si reca a Londra e Parigi e, successivamente, in altre città italiane da Roma, a Firenze, a Milano, a Ferrara, in cerca di fortuna.
A Roma, ospite del conterraneo Tonino Caputo, aderisce, anche se per poco tempo, al gruppo del Teatro Laboratorio di via Roma Libera, di cui fa parte anche l’attore salentino Carmelo Bene.
Estroso, geniale, a causa del suo carattere difficile e complesso, decide di lasciare la capitale e fare ritorno nella sua città. Qui vive praticamente in povertà; polemico, irriverente, mai violento, viene sbeffeggiato e deriso da molti. Incarna perfettamente la figura del pittore trasgressivo, contraddittorio, maledetto, non compreso. Solitario e dal carattere difficile ma d’animo buono, ama vivere a contatto con la natura, in particolar modo con la sabbia e il mare.
Le opere di Edoardo, per lo più oli, tempere, pastelli su tela e carta, raffigurano soleggiate marine salentine ricoperte di vegetazione, alberi mediterranei con lo sfondo del mare azzurro.
Numerosi i ritratti e i nudi femminili, le figure di uomo e donna che si uniscono e si abbracciano. Le nature morte e i tramonti sono altri temi sviluppati nei suoi quadri dagli accesi e svariati colori di vaga ispirazione fauve. Significative sono le tele raffiguranti “ l’albero della vita”, “ il tuffatore” e le “case sul mare”, i pesci, i cocomeri, i segnali stradali…
Con il sostegno di altri amici scrittori e pittori, primi fra tutti Vittorio Pagano e Antonio Massari, De Candia espone in note gallerie d’arte leccesi. Nel ‘59 a “La Cornice”, nel ‘65 presso “Il Sedile” e infine presso la Galleria Caiulo (1971).
I suoi dipinti luminosi e dalle linee essenziali, ottengono giudizi positivi da parte della critica.
Personaggio dall’animo inquieto De Candia scompare nel capoluogo salentino nel 1992.

Tempera su cartoncino - cm 100 x 70 - 1973

Tempera su cartoncino - cm 100 x 70 - 1973

Paesaggio - Olio su Tela Grezza - cm 60 x 80

Paesaggio - Olio su Tela Grezza - cm 60 x 80

tempera 1966, cm 30x45

tempera 1966, cm 30x45

tempera Anni 70, cm 50x70

tempera Anni 70, cm 50x70

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