D’AMATO NULLO
San Cesario (LE), 1913 –Lecce, 1982
Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte G. Pellegrino e il Liceo Artistico di Lecce, D’Amato frequenta a Roma un corso di architettura ma, a causa delle difficoltà di mantenersi nella capitale, ritorna a Lecce per insegnare disegno. Sperimentatore di varie tecniche ivi compresa l’incisione, ottiene numerosi consensi e viene invitato a numerose mostre d’arte. La sua passione per la ceramica lo spinge a realizzare un notevole numero di opere con tale materiale utilizzando i forni per la cottura della creta esistenti in San Pietro in Lama dove dirige una scuola per artigiani. Il segno grafico e le opere dipinte su ceramica costituiscono l’elemento distintivo della sua produzione. Nei primi degli anni ’40 partecipa alla vita culturale leccese, insieme a Geremia Re, Aldo Calò, Vincenzo Ciardo, Vittorio Bodini, Vittorio Pagano e altri, facendo sentire la sua voce sulle riviste “Vedetta Mediterranea” e “Libera Voce”. Gli anni ’50 e ’60 sono densi di importanti mostre e partecipazioni: D’Amato è presente alla XXV Biennale di Venezia e alla VI Quadriennale di Roma, è invitato, insieme ai grandi nomi dell’arte italiana, alla Mostra degli Artisti Italiani a Winnipeg in Canada, espone a Lugano e a Città del Messico. Negli anni ’70 organizza a Lecce, presso i locali della società di Mutuo Soccorso E. Maccagnani, una scuola serale di disegno, fedele all’impegno, mai trascurato, di insegnare ai giovani l’arte del disegno.