CARLUCCI COSIMO
San Michele Salentino (BR) 1919-1987
Frequenta giovanissimo la bottega di uno scalpellino del luogo, Salvatore Cavallo e si iscrive alla Scuola Artistica Industriale di Lecce “Giuseppe Pellegrino”. Conseguita l’idoneità, vince una borsa di studio che gli consente di iscriversi all’Istituto d’Arte Superiore di Firenze. Nel 1946 si trasferisce a Roma dove, per vivere realizza ceramiche artistiche con lo pseudonimo “Damano”. Studia la scultura dei grandi maestri del ‘900, Archipenco, Zadkin, Lipchitz, Arp e altri, senza trascurare lo studio della scultura del passato di Bernini e Borromini. Si inserisce nell’ambiente artistico romano e nel 1955 è invitato alla VII Quadriennale d’Arte di Roma, presenza che si ripete in occasione della VIII e IX Quadriennale.
Nel 1956 una sua opera viene esposta alla XVIII Biennale di Venezia. Gli anni ‘60 lo vedono impegnato in alcuni importanti mostre personali: nel 1967 partecipa all’esposizione universale di Montreal e nel 1970 a quella di Osaka. Molte sue sculture sono visibili nella collezione permanente presso la sede del Museo Storico Città di Lecce, MUST, a seguito della donazione effettuata dall’artista nel 1983.