BORTONE IPPAZIO ANTONIO

Ruffano (LE), 1844 – Lecce, 1938

Diviene allievo di Antonio Maccagnani. Lasciata Lecce si reca a Napoli presso l’Istituto di Belle Arti e ha come maestro lo scultore Tito Angelini. Successivamente si trasferisce a Firenze dove frequenta lo studio dello scultore Giovanni Duprè. Autore di pregevoli sculture, il Bortone è molto noto nella città di Lecce in quanto ha realizzato opere monumentali che si trovano in punti nevralgici della città: la statua di Sigismondo Castromediano (realizzata nel 1905) collocata nella omonima piazzetta; quella dedicata a Fanfulla (1877); la scultura che raffigura Padre Nicodemo Argento, cui fu intitolato il Collegio “Argento” tenuto dai Padri Gesuiti e oggi sede del Museo Provinciale “Sigismondo Castromediano”. A Otranto si trova la scultura in onore dei SS. Martiri (1922) collocata nei pressi delle mura della città antica. La sua fama oltrepassa i confini della provincia leccese ed egli viene chiamato a eseguire opere in varie città d’Italia, ricevendo anche numerose onorificenze.

Ippocrate - 1872 - Bronzo - cm 33 x 26

Ippocrate - 1872 - Bronzo - cm 33 x 26

Bassorilievo in Terracotta - cm 30 d.

Bassorilievo in Terracotta - cm 30 d.

Autoritratto - Terracotta - cm 42 x 32

Autoritratto - Terracotta - cm 42 x 32

gesso Brunito, Firenze,1867, cm 43x34x20

gesso Brunito, Firenze,1867, cm 43x34x20

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