MARIANI LUIGI
Galatina ( Le), 1921-1999
Frequenta dapprima la Scuola d’arte di Galatina; dopo aver vinto un’importante borsa di studio, si reca a Urbino.
Nella città marchigiana, Luigi Mariani si iscrive all’istituto per la decorazione e l’illustrazione del libro, ove segue le lezioni degli artisti Francesco Carnevali, Mario Delitalia e Leonardo Castellani.
Sempre ad Urbino, studia in maniera approfondita la storia dell’architettura rinascimentale italiana.
La produzione artistica del maestro si suddivide in due fasi: quella figurativa e quella astratta.
Gli anni del secondo conflitto mondiale porteranno Luigi Mariani a spingersi verso un nuovo tipo di pittura, in cui le figure vengono eseguite con l’uso di tratti lievi, appena accennati.
L’artista si è dedicato anche per la produzione di manufatti in ferro e in ottone e di opere in ceramica, tecnica che Mariani apprese in giovane età.
Al periodo astratto corrispondente a gli anni 70-80, risalgono le “ Stagnole”, opere in cui colori accesi si uniscono a stagnole dorate e argentate, oltre che le note xilopitture.
In queste ultime, spesso eseguite su legno di ulivo, incisione e pittura si accostano, dando vita a un armonioso connubio di luci e forme.
Mariani ha anche raffigurato, su tela, scene di vita popolare e contadina salentina ed immagini sacre.
Sin dalla metà degli anni 60, il maestro si è dedicato all’insegnamento, partecipando a varie rassegne nazionali ed estere come la XXIV Biennale di Venezia e la VI Quadriennale di Roma.
Nel 1981, Luigi Mariani ha esposto presso il museo leccese Sigismondo Castromediano; nell’86 gli è stato conferito, come onorificenza dalla città di Lecce, l’importante premio “ Sigismondo Castromediano” .