MANGIONELLO GIUSEPPE
Maglie ( Le), 1861- Roma, 1939
Giuseppe Mangione nasce a Maglie il 23 marzo 1861. Per non essere confuso con l’omonimo artista di Soleto, cambia il proprio cognome da Mangione in Mangionello. Abbandonati gli studi classici nel 1875, prende lezioni di pittura prima dal maestro-archeologo Paolo Emilio Stasi e poi dal pittore Giuseppe Bottazzi da Diso. Dopo aver frequentato prima la Scuola d’Arte di Foggia, dove viene mandato, con grandi sacrifici dal padre, per un paio d’anni si reca a Torino per frequentare la Scuola delle Belle Arti. Infine si trasferisce a Roma. Nella capitale realizza le prime opere apprezzate dalla critica, come la statuetta bronzea dell’astrologo-matematico egizio “Petosiris”, che viene successivamente esposta a Bologna nel 1888 e a Monaco di Baviera nel 1889. Prende parte con successo a importanti rassegne italiane e estere. Dall’Esposizione Nazionale Parigina del 1889, all’Esposizione Nazionale di Palermo del 1892, da quella Nazionale di Roma del 1893 a quella delle Belle Arti e Industrie Artistiche di Barcellona, a quelle di Pietroburgo e Buenos Aires, solo per citarne alcune. Le sue sculture classicheggianti e dai lineamenti delicati, hanno reso noto il Mangionello un po’ ovunque. Degne di nota, tra le numerose opere a lui attribuite “Ovidio e Corinna”, “La Figlia di Sibari” e i busti marmorei di “Gaetano Stella” e del matematico “Luigi Scarambone”, collocati nella villa comunale di Lecce e gli altri busti marmorei nel parco del Pincio e nel cimitero del Verano a Roma. Il Mangionello fu anche pittore. Eseguì alcuni ritratti e opere dal tema religioso come le tele raffiguranti la Madonna che appare ai Santi Fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria, del 1880, conservata nel Santuario magliese dell’Addolorata e la Vergine del Carmine nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli sempre a Maglie.