LEZZI LUIGI

Arnesano (Le), 1927 - 2006

Inizia il suo apprendistato presso la bottega di Antonio D’Andrea, per poi frequentare l’atelier di alcuni artisti e artigiani salentini.
Luigi Lezzi impara così i segreti della lavorazione del ferro battuto.
Conclusi gli studi presso l’istituto d’arte G. Pellegrino di Lecce, nel 1950 vi ritorna come aiutante del suo noto e abile maestro.
Dopo la morte di D’Andrea, Luigi Lezzi avvia una propria attività, realizzando su commissione opere, oggi situate in edifici pubblici e privati, collabora inoltre con importanti architetti e artisti locali.
Luigi Lezzi ha eseguito soprattutto lampioni, candelieri, cancellate e porte in cui l’iconografia sacra si accosta armoniosamente a quella profana.
Gli esili crocefissi, le raffigurazioni di animali e le composizioni floreali, oltre che le strutture in ferro utilizzate per le vetrate delle chiese, sono tra le opere più apprezzate dell’artista.
Nelle sculture in ferro battuto di Lezzi è chiaro il riferimento sia alla’ arte salentina del passato, medievale e barocca sia a quella moderna.

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