LEANDRO EZECHIELE

Lequile (LE), 1905 – San Cesario (LE), 1981

Orfano di padre e di madre Ezechiele Leandro viene adottato da una famiglia di pastori. Riceve i rudimenti della scrittura e della lettura presso il convento dei francescani a Lequile.
Sono i frati del suo paese nativo a impartirgli un educazione profondamente cattolica e quegli insegnamenti si possono cogliere in numerose opere dell’artista.
Ezechiele Leandro impara da solo a scolpire e a dipingere, volendosi mantenere sempre lontano da botteghe e scuole artistiche.
Istintivo, guidato da un animo inquieto Leandro durante il suo soggiorno in Africa impara a realizzare i colori con sostanze semplici e naturali che utilizza più tardi per dare vita alle sue creazioni.
Per sbarcare il lunario e mantenere la sua famiglia, svolge varie attività: da venditore di biciclette, a rottamaio, a cementista.
Da alcuni critici definito un artista naif, L. soggetto estroso e legato a solidi principi morali, si è sempre dichiarato un “ primitivo”, affascinato dalle pitture delle caverne preistoriche, prime tra tutte quelle presenti nella grotta “dei cervi” a Porto Badisco e dai costumi delle popolazioni aborigene dell’Africa e delle isole dell’Oceania.
Nelle sue sculture contorte, quasi angoscianti e nei suoi originali dipinti domina sempre la lotta tra il bene e il male. Egli trasmette la sua personale visione di un mondo ingiusto, popolato da uomini che non lo comprendono, lo sbeffeggiano, lo rifiutano.
Leandro dipinge i mali dell’umanità, la violenza, l’odio, l’inganno, la crudeltà e l’invidia, volendo significare che la bellezza degli esseri viventi spesso è soltanto un aspetto esteriore, mentre dietro di essa si nasconde ben altra natura che egli intende disvelare attraverso la sua pittura.
Nel creare le sue opere utilizza oggetti “di scarto” come pezzi di legno, di ferro, o di plastica raccolti per strada, rinvenuti nelle discariche e nelle campagne abbandonate.
La maggior parte delle creazioni più significative risale alla seconda metà del ‘900.
I quadri che sono popolati da figure deformi, animali e alberi fantastici che si guardano, si scontrano, si muovono come racchiusi in cerchi (figure geometriche per l’artista simbolo del cosmo e della perfezione), esprimono un sentimento di dolore e di rivalsa.
Come nei bestiari medievali, con esplicito riferimento al mosaico pavimentale della Cattedrale di Otranto, Leandro fa riferimento alla sua visione apocalittica del mondo.
La principale opera di L. è certamente la sua casa di San Cesario, meglio conosciuta come “il Santuario della pazienza”, costruita tra il 1962 e il 1975 e popolata da pitture arcaiche e da sculture nate dall’assemblaggio di materiali vari.
Nel giardino esterno ad essa, si possono ancora ammirare statue a carattere principalmente religioso come “il Calvario” e “la Madonna della Speranza”.Questa costruzione è stata di recente sottoposta a vincolo di tutela da parte della Sovrintendenza ai Beni Culturali.
Di alcune collezioni locali fanno parte varie ed espressive Crocefissioni in ferro, oltre a opere in legno e in cemento e a pitture di forte impatto emotivo.
Negli anni ’60 molti critici iniziano a guardare con un certo interesse all’opera di Leandro che riceve significativi riconoscimenti.
L. si rivela anche un profondo e originale scrittore.
Nelle sue poche opere letterarie dal titolo “La creazione degli angeli e il peccato di Adamo ed Eva” (1977), “Pensieri e cunti” (1978) e “Sentite questo” ( 1980), scritte in forma dialettale e in un italiano sgrammaticato, l’artista esprime liberamente il suo pensiero riguardo alla religione e ai costumi del mondo contemporaneo.
Muore il 17 febbraio del 1981 a San Cesario di Lecce a pochi giorni dalla sua mostra personale che, improvvisamente rinviata, è stata allestita molti anni dopo nei locali del secentesco palazzo ducale cittadino.

Natività - cm 18 x 24

Natività - cm 18 x 24

Olio su Tela - cm 50 x 70

Olio su Tela - cm 50 x 70

Olio su Cartone - cm 33 x 70

Olio su Cartone - cm 33 x 70

Olio su Tela - Carnevale - cm 62 x 62

Olio su Tela - Carnevale - cm 62 x 62

Olio su Cartone - cm 58 x 97

Olio su Cartone - cm 58 x 97

Polistirolo Inciso e Dipinto cm 89,5 x 60,5

Polistirolo Inciso e Dipinto cm 89,5 x 60,5

Terracotta - cm 42

Terracotta - cm 42

Tecnica Mista su Cartone

Tecnica Mista su Cartone

Presepe, tecniche Miste

Presepe, tecniche Miste

terracotta Cm 24x20x22

terracotta Cm 24x20x22

Olio Su Tela Cm 60x50

Olio Su Tela Cm 60x50

Anni 50, tecnica Mista Su Tavola Cm 60x40ca

Anni 50, tecnica Mista Su Tavola Cm 60x40ca

Olio Su Tela Cm 50x70

Olio Su Tela Cm 50x70

Olio su Truciolato Cm 83x70

Olio su Truciolato Cm 83x70

Gesu E I Due Ladroni T.M. Cm 95x70 Ca

Gesu E I Due Ladroni T.M. Cm 95x70 Ca

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