GREMIGNI GUIDO
Volterra (PI) 1908 – Aqui (AL)1966
Si forma artisticamente presso la Scuola per l’Alabastro di Volterra, in Toscana, città in cui da secoli, è diffusa la lavorazione di questo tipo di pietra.
Verso la fine degli anni ’30, giunge a Lecce dove, presso la Regia Scuola Artistica Industriale, dirige il laboratorio di scultura, insegnando ai suoi allievi la tecnica della lavorazione di vari tipi di pietra. G., nel panorama artistico locale, apporta un sostanziale rinnovamento basato sulla tecnica di plasmare il tufo salentino con l’impiego di strumenti già utilizzati per intagliare l’alabastro.
Dopo aver partecipato al secondo conflitto mondiale, torna a Lecce; nel 1946 lascia l’insegnamento presso la Regia Scuola Artistica per ritornare nella nativa Volterra. Successivamente insegna prima a Bari presso l’Istituto d’Arte cittadino, poi ad Aqui, dove si spegne nel 1966.
Le sue opere, originali e raffinate, risentono molto sia dell’influsso della scultura classica che di quella romanica, quest’ultima ha ispirato molte opere religiose.
Degni di nota, oltre alle figure a carattere sacro, sono i torsi femminili in terracotta, alabastro e pietra nelle quali il plasticismo degli antichi si incontra con una moderna maniera di rappresentare il corpo e la psiche umana.