C(K)ORALLO GIOVANNI
Lecce, 1938
Dopo aver frequentato l’ Accademia delle Belle Arti di Lecce, per molti anni insegna al liceo artistico cittadino.
A partire dal 1960, Giovanni Corallo aderisce ad alcuni importanti gruppi avanguardistici salentini, in particolare al Prismagruppo, nato nel 64 ad opera dello stesso Corallo, Toti Carpentieri, Bruno Leo e Salvatore Fanciano.
Gli stessi componenti, nel 1970, fondano il Centrogramma cui aderiscono giovani promettenti artisti, interessati alla scultura astratta, alla poesia verbo visiva e soprattutto alla Land Art.
Negli anni 80, terminato periodo di varie sperimentazioni, Corallo ritorna alla pittura figurativa con le “ Regine Perdute”, ritratti, simbolo di ostentata apparenza nella società moderna, in cui l’artista si lascia anche influenzare dall’iconografia rinascimentale.
Queste originali figure segnano una nuova svolta nel percorso artistico del maestro, che non smette mai di aggiornarsi e rinnovarsi.
I protagonisti delle opere eseguite tra la fine del 900 e gli anni 2000, ironici e teatrali, sono raffigurati con sarcasmo a somiglianza dei personaggi della commedia dell’arte e dell’antico teatro di Plauto.
In questo modo, il pittore vuole denunciare la violenza, il degrado e la mancanza di valori presenti nel mondo contemporaneo.
Dai primi anni 60, Giovanni Corallo continua a partecipare a numerose rassegne, tra l’Italia e l’estero.