BARBIERI CARLO
San Cesario (LE), 1910 – Roma 1938
Prematuramente scomparso, Barbieri e’stato pittore di grande valore. Incoraggiato da Geremia Re, che ne comprende il talento, si trasferisce a Roma dove viene a contatto con i grandi artisti della Scuola Romana (M. Mafai, A. Raphael, M. Mazzacurati), conosce le opere metafisiche di Giorgio De Chirico e guarda alla corrente “Valori Plastici” di Felice Casorati. La lezione formativa di queste nuove conoscenze egli la traduce in un proprio personale linguaggio che gli ha consentito, nel tempo, di essere annoverato dalla critica tra i più rappresentativi artisti della terra salentina. Dopo la morte, nel luglio del 1938, i suoi amici ed estimatori organizzarono a Roma una mostra nella quale furono esposte le opere realizzate da B. negli ultimi anni di vita.
Solo negli anni ’50 la critica ha riscoperto l’importanza dell’opera di Barbieri. Suoi dipinti sono stati esposti nella mostra dal titolo “Dell’Arte e della Vita del Mezzogiorno” tenutasi a Roma nel 1953 e, successivamente, nella Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea “Maggio di Bari”. Nel 1977 la Galleria Pananti di Firenze ha organizzato una sua personale di disegni, curata da Alessandro Parronchi. Nel dicembre 1981, presso il Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, si è tenuta la prima importante retrospettiva di Barbieri nella sua terra d’origine.