RE GEREMIA
Leverano (LE), 1894 – Lecce, 1950
Geremia Re, pittore originale e creativo, è stato tra i più grandi artisti salentini della prima metà del ‘900 .Egli ha profondamente creduto nel rinnovamento e nello svecchiamento della pittura di Terra d’Otranto che appariva ancora troppo legata al classicismo accademico degli artisti napoletani.
Nel 1912 si iscrive all’Istituto d’Arte di Roma, conseguendo il diploma nel 1917.
Dal 1922 al 1928 insegna decorazione pittorica a Lecce presso la Regia Scuola Industriale d’Arte, ove viene subito apprezzato per le sue doti artistiche e qualità umane.
Tra il 1928 e il 1929 si reca a Parigi, a quel tempo principale centro d’irradiazione della cultura artistica in Europa.
Nella capitale francese espone le sue opere al Salone d’Automne, venendo a contatto con numerosi pittori appartenenti a diverse correnti.
Importante nella sua formazione è anche il soggiorno a Parma, dove, agli inizi degli anni ’40, occupa la Cattedra di Figura presso l’Istituto d’Arte della città emiliana.
Sempre durante il periodo parmense ha modo di frequentare artisti innovativi e di forte calibro come Mattioli, Soldati, Lilloni, Morandi e Guttuso.
Ritornato a Lecce, riprende il posto di insegnante di decorazione pittorica presso la Regia Scuola. Re non impone mai stili pittorici, ma esorta i suoi allievi a farsi guidare principalmente dalla propria creatività e dall’emotività , senza tuttavia ignorare i mutamenti artistici e d’avanguardia che in quegli anni interessavano l’Italia e l’Europa.
Le dolci figure femminili, i nudi sinuosi, i ritratti di gente comune, gli scorci di mare e i paesaggi, le nature morte, sono i soggetti preferiti da Geremia Re.
La sua pittura, sospesa tra tradizione e modernità, è caratterizzata dalla presenza e dall’uso di colori luminosi e vivaci, pieni di contrasti, senza dubbio legati alla sua terra brulla, ricca di storia e di profumi intensi.
Il naturalismo di Re si distacca da quello napoletano e si avvicina al naturalismo imperante tra gli artisti romani, nelle cui opere i valori cromatici, la stesura del colore e l’ambientazione della scena sono messi in grande rilievo.
Negli anni ’20 l’artista espone sue opere sia alla Biennale Romana, che alle Biennali pugliesi di Lecce e di Gallipoli e alla Mostra Regionale Pugliese di Bari.
Nel 1949 realizza il pannello decorativo esposto all’ingresso del teatro Ariston di Lecce raffigurante la “Commedia della vita”, oggi conservato presso la sede della Banca di Credito Cooperativo a Leverano.
Sempre nello stesso anno espone al teatro Ariston insieme a Lino Suppressa e Aldo Calò, suoi allievi e fedeli estimatori.
Viene a mancare improvvisamente nel 1950.
Geremia Re è uno degli artisti più ricercati dal collezionismo locale.