GIGANTE ANTONIO
Lecce, 1935
Iscrittosi all’istituto d’arte leccese G. Pellegrino, Antonio Gigante completa gli studi a Firenze, presso l’Accademia di Belle Arti, seguendo i corsi del pittore Primo Conti e dell’incisore Viani.
A partire dalla metà degli anni 50,inizia la sua lunga attività sia di pittore sia di operatore culturale.
A Lecce, Gigante fonda il Cine club salentino, il centro culturale Esagono e colla bora con la galleria l’ Elicona, dando un proprio e significativo contributo alla vita artistica leccese del secondo dopoguerra.
Nel 1973, dopo essersi trasferito nel nord Italia, riunendo vari artisti lombardi, il maestro da vita, a Brescia, al gruppo “ Ottoperarte”.
Antonio Giagante, oltre che pittore, è un originale scenografo.
Da lungo tempo, a Lecce, lavora per i teatri Massimo e Politeama e in passato ha curato le scenografie per l’Apollo e il non più esistente teatro Ariston.
Le prime opere, ancora di tipo accademico, risentono anche dell’influsso della pittura tardo- impressionista.
Negli anni 60, Gigante esegue vari dipinti animati dalla presenza di volti umani deformati e di paesaggi dai colori molto intensi.
Dal decennio successivo in poi, i temi preferiti dell’artista saranno il Salento e la sua gente.
Il maestro, a somiglianza di altri suoi conterranei, denuncia le secolari problematiche sociali del sud e raffigura spaccati di vita popolare salentina, come nelle opere “ I bevitori”, “ Le prefiche” e “ Racconti del sud”.
Degni di nota sono i “ Muri”, pareti dove Antonio Gigante, servendosi dell’uso di colori dai particolari riflessi, rappresenta con originalità scene di vita salentina.
Numerose opere dell’autore sono conservate in musei d’arte contemporanea nazionali ed europei, da Siena a Malta.
Per la chiesa di Jesus Ouvrier a Paray Vieille presso Parigi, Antonio Gigante ha realizzato “ La Lavanda dei piedi”, grande dipinto dal contenuto evangelico.