FLORA AGESILAO

Latiano (BR), 1863 – Lecce, 1952

Agesilao Flora, artista eclettico, noto pittore, scultore e cartapestaio. A cavallo tra ‘800 e ‘900 ha lasciato una significativa traccia della sua presenza artistica.
Formatosi a Roma, dove risiede dal 1880 al 1891, porta nel Salento il gusto e il modo di dipingere operante nella capitale verso la fine del XIX sec.
A Roma effettua il proprio tirocinio presso l’architetto Gaetano Kock autore di splendidi edifici dell’età Umbertina, per poi apprendere l’arte della decorazione dai maestri Girolamo Savorelli, Cesare Maccari, Domenico Braschi, conosciuti e apprezzati anche nel resto d’Europa.
F. riceve numerose commissioni da nobili famiglie, da enti ecclesiastici e dall’alta borghesia del tempo. I suoi lavori adornano importanti dimore e luoghi sacri.
Nella pittura parietale del Flora non manca la raffigurazione di nature morte e composizioni di carattere storico-allegorico.
Intorno al 1907 istituisce nel centro storico di Gallipoli una Scuola d’Arte per l’insegnamento della tecnica del disegno, della decorazione e della scultura.
Tra il 1926 e il 1927 insegna presso la Scuola Regia Artistica Industriale di Lecce dove è molto amato ed apprezzato dai suoi allievi.
Il Flora anche abile pittore da cavalletto, dipinge molti scorci della città vecchia di Gallipoli, di Galatina, Lecce, Francavilla Fontana e Brindisi con i suoi monumenti medievali.
Luminose e dai colori vivaci sono le sue nature morte e i giardini fioriti.
La sua pittura guarda per un verso ai pittori di paesaggio napoletani e per altro verso agli impressionisti francesi.
Espone in varie biennali d’arte come quelle di Gallipoli, Lecce e in altre città d’Italia.
Apprende l’arte della cartapesta da Achille De Lucrezi e Luigi Guacci. Sue opere si trovano in alcune chiese di Lecce e della provincia.

Il sito di Valerio Terragno utilizza cookies per migliorare l'esperienza di navigazione degli utenti. Chiudendo questo banner si acconsente all’uso dei cookies.